passi

passi

Quanti passi ho fatto in questi giorni. Quanti. Passi per salire e per scendere. A due a due su per le scale ogni volta che ho dimenticato qualcosa e ultimamente è capitato spesso, e di corsa giù di nuovo e via. Passi per abbracciare e stringere amici lontani da tanto tempo. Passi per mettermi al sicuro da intenzioni malvagie. Passi sotto il sole bollente, nel puzzo di bruciato di un incendio lontano. Passi faticosi su per tracce selvagge, giù per ghiaioni difficili, lungo sentieri di radici e sassi e cenge friabili. Metri e metri di dislivello per arrivare più vicino al cielo e salutare il mio Angelo che lassù gioca con le nuvole e il vento. Passi in punta di scarpette su appoggi minimi ed equilibri precari. Passi ciondolanti nel vuoto appesa ad una corda, la mia fiducia in chi mi assicurava dall’altro capo. Passi immobili per lasciar andare chi doveva andare e a ritroso per capire. Ho fatto passi per andare incontro, fin davanti a porte chiuse, occhi ciechi e orecchie sorde. Passi improvvisati danzando con la musica fremente nel cuore. Salti di gioia per un nulla. Passi di piombo sul sagrato di una chiesa a chiedermi perché dentro quella bara chiara ci fosse quello che rimaneva di una ragazza della mia stessa età bruciata dal cancro in meno di un anno. Passi discreti per consolare e dire ci sono quando hai bisogno. Ho scalciato forte anche, è vero, ma le briciole le lascio a chi si accontenta, io ho fame di vita. E di calci ne ho presi pure tanti, ma io incasso bene, ho spalle larghe e la scorza dura, l’egoismo e la cattiveria li lascio a chi non ha di meglio da fare. Ho fatto passi consapevoli seguendo l’istinto, ascoltandomi bene e guardando oltre il mio riflesso nello specchio. Passi esuberanti dentro sogni più grandi e lucide follie da realizzare. E passi sconosciuti dentro sogni sognati da qualcun’altro…

17 pensieri su “passi

  1. Passi che disegnano e tracciano la nostra vita: diseguali, incerti oppure sicuri, prudenti o impavidi, a volte spaventati, lungo un sentiero lineare o a costeggiare un burrone. Passi da sperimentare, per trovare la propria andatura.

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  2. I passi sono affini al passeggio allo spasso ed anche al passato.
    E per quanto l’ etimologia non lo consenta, a me piace accostarci anche passioni e patimenti.

    “Viandante sono le tue impronte
    la via e nulla più:
    Viandante non c’e un cammino
    si fa il cammino camminando.”
    A. Machado

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  3. Camminando si apprende la vita,
    camminando si conoscono le persone,
    camminando si sanano le ferite del giorno prima.

    Cammina, guardando una stella,
    ascoltando una voce,
    seguendo le orme di altri passi.

    Cammina, cercando la vita,
    curando le ferite lasciate dai dolori.

    Niente può cancellare il ricordo
    del cammino percorso.

    Ruben Blades

    Ciao

    peda

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  4. Mi sembra tu stia facendo passi da gigante anche nella scrittura.” Viaggiatore non c’è cammino. Il camino si fa camminando”. Recita una poesia di Machado e io aggiungo: passo dopo passo. un abbraccio grande

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    • Grazie cara, ma non ho nessuna velleità per quanto riguarda la scrittura, quello che vorrei è trasmettere e condividere quello che sento e se qualcosa arriva già sono contenta. Un abbraccio grande a te…

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  5. “Quante strade senza passi
    quanti rosari di sassi
    quante preghiere nella notte
    senza farsi il segno della croce
    e un chiodo nella scarpa
    con l’ombra che non riesce più a tenere il mio passo …”
    un bacio

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  6. Ciao! I passi sono importanti e speciali. Ogni passo è una scoperta, ogni passo è una riscoperta, sono dinamici, sono cambiamento. L’importante è non fare il passo più lungo della gamba e se ci si inciampa, pazienza, ci si rialza :) Un caro sorriso! :)

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