Triglav

In cima non c’è più nulla tra me e l’infinito. Lo spazio, il senso vuoto tutto intorno, qui si respira davvero, respiri profondi fin giù in fondo all’anima, là dove è più buio.

Triglav

Come sdrucciola via troppo in fretta il tempo. Passi su passi, sospiri, cuore che martella, acciottolio di sassi su sassi, giorno che si smorza in tramonto, le luci fioche del rifugio che bucano la nebbia, i tramestio degli esseri umani accolti dentro quelle quattro mura al sicuro dalla notte, luce che si espande in aurora, fatica, vento gelido che congela le dita delle mani nei guanti, spazio lunare, roccia bianca e azzurra, il profilo delle montagne, lo Jalovec e il Mangart, un oceano di nuvole in basso, la meraviglia che cresce dentro, gli occhi che si saziano di bellezza, aspra, selvaggia, immensa, e poi giù giù giù, il sentiero ancora più spettacolare al ritorno, i piedi che fanno male, acqua verde che gorgoglia, i dolcetti al cioccolato e allo zenzero preparati dalle mani amorevoli delle strega che ci aspettano alla macchina, sorrisi stanchi, sorrisi incantati e poi via di ritorno…tutto il un battito di ciglia, tutto questo vivere già indietro nel tempo e conficcato a sangue nel cuore. Troppo in fretta…

http://www.youtube.com/watch?v=4EpXR40wm1g

23 pensieri su “Triglav

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    Ma questa è poesia pura, non c’è che dire. Incanto sull’incanto. Quanta sublime ispirazione. Ti esprimi con parole inacantevoli. Sei innamorata oppure sei stata unta dal Manzoni?
    Salutami Morgana!!

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