strana la vita

sun shower loui jover

Sun shower by Loui Jover

Strana la vita. Cerca di strapparti via anche l’anima per tanto tempo e poi, così senza chiederle più nemmeno una tregua, ti serve un succo di mirtillo accompagnato da un paio d’occhi scuri, dolci e disarmanti. Così si finisce sotto la pioggia trafitti da un raggio di sole a coprirsi di baci e carezze. Ci si dimentica dell’ombrello abbandonato sull’erba lucida, ci si dimentica perfino dell’arcobaleno grandioso che questa vita, balorda e maledetta, ci ha concesso come corolla dell’incantesimo del momento. Ci si perde, ci si stringe, ci si annusa. Le parole non hanno poi molto senso, hanno senso gli sguardi, le mani che si cercano e si intrecciano, le labbra che si congiungono, il profumo della pelle, il rincorrersi, l’imbarazzarsi come due inestimabili idioti. Il tempo non è più tempo, è scivolato in una dimensione lontana, una bolla di sapone e noi dentro a farci il solletico senza soffrirlo. Ti bacio in macchina, mi baci e non vorrei salutarti mai, tu con il tuo pallone da basket e l’aria trasognata di un giovane Dylan Dog. Mi baci ancora mentre la radio intona “che strana la vita”, ti bacio ancora e penso che sì, è proprio così, strana. Aprendo il portone di casa il mazzo di chiavi tintinna in modo diverso, sorrido a quella piccola Tour Eiffel che ci sta attaccata adesso e sorrido ancora perché a Parigi non ci son stata mai. Che strana, la vita.

play – lontani dal mondo – negrita

17 pensieri su “strana la vita

  1. E’ meraviglioso sorprendersi. Donarsi e ricevere il dono altrui.
    L’estate è il tempo dell’amore, anch’io sto scribacchiando su questo argomento.
    A presto.
    Cris.

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  2. Emozioni che mi sembra di aver vissuto e di continuare a vivere anche quando leggo cose come questa. Parigi, l’estate, Dylan Dog, il pallone da basket: sono tutte passioni che ho avuto! Ma quella, quella là, è la più grande di tutte.

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